martedì 1 agosto 2006

relazioni utenza

Uno degli aspetti lavorativi che preferisco sono le indefinibili contrattazioni in anglogiappoitaliano. Molto divertenti, soprattutto quando vanno a buon fine. Quindi ogni manciata di mesi attendo ansiosa la fantomatica spedizione ricolma di amenità variopinte.

Ma l’italiano medio (cito Grillo) non sa che nei più oscuri anfratti delle poste italiane si cela il malefico volto del disguido. Anzi IL DISGUIDO.
La procedura, generalmente, è abbastanza semplice. All’arrivo dei pacchi dal giappone in italia (2 settimane) le poste inviano un modulo da compilare (dopo altre 2 settimane), compilato e rispedito il quale la merce arriva a destinazione dopo altre 2 o 3 settimane. Quindi se tokyo – milano prende 14 giorni, milano-padova prende 30 giorni (non fa una piega).
Arrendendomi al mistero di questa lentezza procedurale mi accingevo nel maggio 2006 a spedire compilati i moduli di 4 pacchi spediti il 20 aprile ed arrivati in posta il 4 del mese successivo.

Poi.

Il nulla.


Nel tentativo (vano) di contattare il famigerato ufficio trascorsi un altro paio di settimane in continuo digitare i 10 numeri riservati all’utenza , quattro dei quali occupati, 2 inesistenti 3 con segreteria telefonica 1 libero ma a vuoto.

E ancora.

Il nulla.

Disperata nel tentativo di recuperare il materiale prepagato (lautamente ahimè), mi rivolsi alle poste centrali della mia lussuriosa cittadina. Delicatissima la direttrice mi invitava a sporgere reclamo scritto attraverso un modulo semiprecompilato. Nel frattanto ella tentava inutilmente di instaurare una comunicazione poste-poste.

E ancora.

Il nulla.

Sgomenta mi rivolsi allora alla Polizia Postale, sita in luogo fatiscente, Il responsabile mi ascoltava, con basita curiosità e, giuro, mi aiutava con preponderanza. Ma di estremi di reato ancora nulla. Quindi dopo una serie di telefonate accorate, la vertenza sembrava risolversi al meglio. I pacchi sbloccati, attendevano solo me.

E ancora.

Il nulla.

Ma ieri, lunedì corrente mese (31 luglio - 93 giorni dopo l’avvenuta spedizione), accorato arrivava il postino. Mi chiedeva delicatamente il denaro relativo all’imposta da pagare ossia 20% sull’importo pagato all’origine e….


Mi consegnava 2 (invece di 4) pacchi.
2 invece di 4
Ma non erano i miei. Non erano i miei. Non erano i miei eccetera.
2 invece di quattro dei quali 2 non miei con evidente indirizzo diverso.
Quindi 0 pacchi.

Quindi ancora.

Il nulla.

E adesso?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

e poi? :)

pedula ha detto...

sto ancora aspettando...