martedì 26 febbraio 2008

Io, donna vissuta.

E' stato giusto l'altroieri.
Ero ad una cena con amici che, da amici di amici, sono diventati amici. Una scalata gerarchica, questa qua.
Comunque, ero a questa cena. Ero tutta un trillo e favillo, querula fino a quanto me lo permette l'anafettività . In modalità "on", condita con olio di astice, spaghetti alla griglia + patate + mousse alla fragola + qualsiasi cosa + altro ancora . Beurgh.
Di ritorno colmi di nebbia, spersi per la riviera alcuni aneddoti sui collant a vita bassa, un piacevole e lento digerire.
Poi a letto.
L'attività di analisi dell'accaduto prende il sopravvento. Poi l'analisi dell'autoanalisi. Poi l'autoanalisi dell'analisi e via via via.... in un sussulto di prese di coscienza, di batteri anali, di diete aliene, di cose cose... E lì, intonacata nel mio cervello appare l'immagine sonora di quando dico "Ah, quel concerto. Sì, li ho visti sarà stato 20 anni fa..."
VENTANNI FA'?
Ma quanti cazzo di anni devo avere per aver visto un concerto dei Ramones nel 1988?
Ma chi sono io, Mandrake?
Santo, santo, santo ( e risento risanto) signore sono così terrificata nello svolgersi del mio tempo che addirittura fingo di essere più "grande" (ahahahahahahahahahaahahah ha h qua qua qua ahahhhhhhhhhhhhhhhhhha).
Devo smettere l'autoanalisi. smettere. smettere.
Devo drogarmi di +. O meglio devo iniziare a drogarmi.
Sì. Lo farò!
Mi sento un baco da seta talmente stronzo che fa fili di cotone.
E vaffanculo.

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